Nonostante la somiglianza, la Patata dolce (o americana) o Batata, non ha nessuna parentela botanica con la comune patata.
Esistono diverse tipologie di patata dolce:
• la buccia presenta una vasta gamma di colorazioni, a seconda della varietà può infatti essere: rossa, viola, ma anche marrone o bianca;
• la polpa può essere arancione, bianca, gialla.
Cosa contiene?
- E’ essenzialmente fonte di carboidrati complessi e quindi può essere usata in sostituzione delle patate comuni o della zucca (ne ricorda infatti il sapore).
- E’ fonte di fibra e sali minerali come potassio, manganese, ferro e calcio.
- La patata americana, soprattutto quella a polpa arancione, ha un contenuto straordinario in beta – carotene, precursore della vitamina A.
Non contengono solanina quindi possono essere consumate da chi segue una dieta che prevede la limitazione della solanina, presente invece nelle patate comuni.
Nella buccia delle patate dolci è presente una sostanza in grado ridurre colesterolo e glicemia, quindi, pur essendo ricche di carboidrati, sono indicate anche per chi soffre di diabete.
Come mangiarle?
- Al forno o bollite e ripassate in padella con olio evo o burro chiarificato, potete aggiungere delle spezie gradite o delle erbe aromatiche (rosmarino, salvia, origano).
- Cruda in insalata, con la buccia.
- Versione dolce: bollite o al forno servite con cannella oppure crema di frutta secca.
Mousse al cacao di patate dolci: cotte possono essere frullate con un po’ di latte vegetale e del cacao amaro (o della cannella)
Ricordo che per assorbire il beta carotene, di cui sono molto ricche, dobbiamo sempre abbinare un grasso alle patate dolci , quindi condire con olio extravergine di oliva nella versione salata oppure aggiungere crema di frutta secca nella versione dolce.
Dott.ssa Linda Di Mauro